Babbo Natale, fatti sentire almeno tu in questo 2020
Questo 2020 del cavolo (finalmente) sta giungendo alla fine.
Mai come prima abbiamo sentito il bisogno di arrivare al termine di un periodo come quest’anno.
Per tante persone sarà un anno senza affetti, quelli distanti e quelli che purtroppo questa pandemia si è portato via, per sempre, o magari solo per questo periodo di isolamento.
Posso quindi di ritenermi fortunata, perché nonostante i vari “lockdown”, nonostante (tra marzo e giugno) la fine del percorso della scuola d’infanzia a distanza, il diploma a distanza, le tante incertezze sul lavoro, o per questo futuro che sembra, ancora adesso, troppo distante per un ritorno alla normalità, nonostante tutto questo, noi stiamo bene, ed al giorno d’oggi con i numeri in costante aumento, questa posso ritenerla una gran fortuna.
Quindi festeggeremo, con malinconia, questo Natale, vedrò la mia numerosa famiglia a singhiozzo, per poco tempo, a distanza e mascherinati.
La maggior parte della famiglia probabilmente solo in videochiamata.
Ma festeggeremo. Perché se c’è una cosa che la vita mi ha insegnato, è che non bisogna mai smettere di sorridere e di essere grati per quello che si ha. E quest’anno me l’ha ricordato, prepotentemente, quello che ho.
Conosco persone che hanno perso tanto, e che pagherebbero pur di riuscire a stare insieme ai loro cari, e per loro brinderò, e terrò il lume della speranza acceso, perché io non smetto di sperare che questo periodaccio finisca il prima possibile.
Purtroppo lasciando fardelli più o meno pesanti, ma passerà.
Buon Natale a tutti.
Silvia